Serra S.Abbondio
Su ] Pergola ] Frontone ] [ Serra S.Abbondio ]

 

 

IL TERRITORIO

CENNI STORICI

La sua fondazione risale alla prima metà del XIII secolo da parte della parte della comunità eugubina che aveva giurisdizione sull'alta valle del fiume Cesano. Ha rappresentato sempre un importante periodo del passo appenninico tra le Marche e l'Umbria. Non si conosce con esattezza la data del passaggio di Serra Sant'Abbondio sotto la signoria dei conti di Urbino ma si deve presumere il 1384, anno in cui Gubbio si dette volontariamente alla signoria di Urbino. Certo è che nel 1419 già da tempo ne dipendeva. Rimase sotto il dominio dei duchi di Urbino fino a quando non passò con tutto il ducato alla diretta dipendenza della Santa Sede. Nel 1815 con il ripristino del governo Pontificio, Serra Sant'Abbondio ed un governo cittadino dipendente da quello della vicina Pergola

È posto sul versante sinistro dell'alta valle del Cesano, al confine sud-occidentale della provincia pesarese, a ridosso delle boscose pendici orientali del monte Catria (m.1702).
 Il castello fu fondato nel sec. XIII dal libero comune di Gubbio per la rilevante posizione strategica del luogo per la difesa e il controllo di una delle vie di collegamento dei due versanti appenninici. Dal 1384 entrò a far parte del territorio del futuro ducato di Urbino, ciò che indusse nel 1481 il duca Federico da Montefeltro a dare l'incarico a Francesco di Giorgio Martini di dotare Serra Sant'Abbondio di una possente rocca di cui resta purtroppo ormai la sola descrizione particolareggiata nel noto trattato d'architettura martiniano. Nonostante la perdita della rocca, il paese conserva ancora il tipico assetto dell'antico 'castello' medievale con due delle quattro originarie porte d'accesso: la Porta Santa con sovrastante torre dell'orologio e la Porta Macione (sec. XIII).  Altra struttura ancora più antica è la
Cripta paleocristiana di S.Biagio (IV o V secolo), costruita con reperti di epoca romana provenienti da un tempio pagano: cripta che sorge poco lontano dall'abitato entro l'area del cimitero. Da ricordare inoltre, sempre fuori dell'abitato, l'edicola detta della "Madonna della Canale", abbellita da un affresco del sec. XV. A Serra Sant'Abbondio esiste ancora oggi una Comunanza Agraria, erede della medioevale Università degli Uomini Originari.
Il clima asciutto e ventilato, la possibilità di stupende escursioni e passeggiate tra boschi e prati, fanno di Serra Sant'Abbondio una meta privilegiata di turismo alternativo.

ATTIVITA' PRODUTTIVE

Nonostante l'avarizia del terreno, l'agricoltura è stata l'elemento di traino per l'economia locale. Esiste ancora l'"Università degli Uomini Originari" risalente al medio evo, con  diritti agli usi civici del pascolo e del taglio del legname nei 1500 ettari di estensione. La presenza di una fiorente industria calzaturiera, che occupa in prevalenza mano d'opera giovanile, e di altre aziende artigiane nel campo degli accessori della calzatura e dell' abbigliamento.

MONUMENTI

Eremo di Fonte Avellana

Cripta di San Biagio (IV o V secolo).

Chiesetta della Canale (XIV secolo).

Mura medievali del centro storico (XIII secolo)

Porta Santa (XIII secolo).

Porta di Macione (XIII secolo).

 

ASPETTI CARATTERISTICI DI INTERESSE TURISTICO

Ubicato sulla strada provinciale Serra-Frontone, poco lontano dal centro storico, sorge un piccolo tempio noto come il nome di Santa Maria della Canale, con affreschi di scuola umbra. Sulla sponda sinistra al fiume Cesano, è conservata nella sua struttura originaria, una stupenda cripta paleocristiana del II o III secolo, edificato con reperti provenienti da edifici di epoca romana: si tratta della Cripta di San Biagio, strutturata tra le più antiche e meglio conservate della regione. Nel territtorio comunale a circa sei chilometri dal centro sorge il millenario Eremo di Santa Croce di Fonte Avellana ricordato da Dante nel XXI canto del Paradiso. Luogo di studio e di contemplazione fu fondato nel 980 da San Romualdo e ampliato da San Pier Damiani è retto attualmente da una comunità di monaci camaldolesi dell'ordine di San Benedetto. L'eremo ospita due biblioteche. Questi monumenti possono essere visitati tutti i giorni nelle ore antimeridiane dalle 9 alle 12 e pomeridiane dalle 15 alle 17, rivolgendosi al comune di Serra Sant'Abbondio e ai monaci camaldolesi dell'eremo. Tra le manifestazioni degne di nota va sottolineata la rievocazione storica del "Palio della Rocca" tra gli antichi castelli del territorio. Il Palio ha luogo la domenica che precede il 16 settembre, giorno della ricorrenza della festa del patrono Sant'Abbondio, con una caratteristica corsa delle oche dai castelli lungo la via centrale del centro storico che conduceva alla Rocca edificata su incarico del duca di Urbino da Francesco di Giorgio Martini.

MONASTERO DI FONTE AVELLANA

A 7 km dal capoluogo, tra boschi di larici, querce e avellane, sormontato dal massiccio del Catria, sorge il celebre eremo camaldolese di S.Croce di Fonte Avellana, fondato nel 977 e ricordato da Dante Alighieri che vi soggiornò nel 1310. Decisamente monumentale il complesso medievale costituito dalla chiesa con cripta, dalla sala capitolare, dal chiostro e dal suggestivo scriptorium.